
Collezione delle uniche Carte militari originali della battaglia in vendita
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Una battaglia in 23 mappe: quasi una interpretazione cronologicoterritoriale
L'insieme del materiale che qui si analizza e si commenta consta di 23
mappe (con delle diversificazioni interne), le quali risultano catalogate
progressivamente dal numero 38 (impresso a timbro) al numero 60.
La prima carta (n. 38) rappresenta il teatro geografico della guerra secondo
una logica di "schizzo"e con riferimento alle principali località del territorio
preso in considerazione che nel suo insieme va dalla Valtellina al Po e dal
Ticino al Mincio. Il senso della carta è evidentemente quello di orientare il
lettore a livello territoriale, onde permettere di individuare i luoghi specifici
dei combattimenti e dei comportamenti delle truppe. Non vi è alcun sovradisegno
sulla cartina a stampa. Essa sembra essere stata elaborata
appositamente per il fine prefissato che appare quello di dar conto delle
dinamiche militari-territoriali della II guerra di indipendenza, qui estrapolate
per rapporto alla battaglia cruciale e decisiva di Solferino e San Martino.
La mappa successiva, n.39, rappresenta gli Stati dell'Italia centrale così
come essi erano all'inizio della guerra. La carta geografica rappresenta il
Ducato di Parma e Piacenza, quello di Modena, la legazione romagnola degli
Stati pontifici, nonché la parte alta e settentrionale del Granducato di
Toscana (fino all'asse Livorno-Arezzo). La mappa non è stata elaborata con
finalità strumentali ed appare coeva alla fine o alla dissoluzione dei Ducati e
delle Legazioni. Si noti lo sbocco al mare a Massa e Carrara del Ducato di
Modena, città che si sollevarono subito (insieme alla Toscana) allo scoppio
della guerra (27/28 Aprile 1859).
Dalla carta n.40 comincia la descrizione delle dinamiche della nostra guerra
con le mappe rielaborate e sovrimpresse da simboli stesi con l'inchiostro (a
china) e rappresentanti le truppe presenti in quel giorno ed, a volte, in
quell'ora sul campo di battaglia. I colori dividono i tre eserciti in rossi (i
francesi), blu (i sardi), neri (gli austriaci). Commenteremo tutte queste
mappe, per quanto concerne il merito della battaglia, nel capitolo seguente.
Le carte che vanno dalla n.40 alla n. 60 seguono tutte (meno la 49) questa
logica. E' da notare che fin dalla prima di queste mappe sono riportatatrgli
spostamenti dei Cacciatori delle Alpi (Garibaldi) a Nord e quefli dei
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Cacciatori